“Meno salti mortali, più passi umani”
Ok è chiaro. Non sempre è facile mettere tutto in ordine, soprattutto quando si tratta di casini nelle relazioni e di quello che ci frulla nella testa ogni giorno.
Qualche settimana fa, ascoltavo una signora in treno dire “La vita va sempre organizzata”. Parlava del fatto che non riesce a quadrare figli, casa, marito, lavoro e vita sociale. A tirare le fila da un lato, si smollano dall’altro, capita anche a voi? Che domande retoriche!
Sappiamo bene quanto sia difficile far quadrare tutto. Ci arrovelliamo, stiamo lì a pensare di mettere veramente tutto a puntino e poi c’è sempre qualcosa che ci sfugge, come i granelli di sabbia stretti tra le mani.
Cavolo, stiamo sempre a tirare le redini. Come se i nostri giorni fossero scanditi da un orologio specifico e severo: tentiamo di tenere tutto sotto controllo. In questo modo, ci ingabbiamo in un circo senza fine di doveri e insoddisfazione, dove i domatori siamo noi stessi, armati di frustino e zuccherino.
Sapete cosa accade? Spesso tentiamo di raggiungere una chimera di perfezione che non esiste. E come un cane che si morde la coda, nella ricerca spasmodica perdiamo pezzi di noi. “Meno salti mortali, più passi umani” – dico spesso. Magari, uscire dai soliti schemi si rivela decisamente più soddisfacente! Proviamo a celebrare la nostra unicità con l’imperfezione consapevole. Che sarà mai lasciare qualche quadro senza cornice o qualche cassetto in disordine?
Non tutte le ciambelle riescono col buco, si dice. Aggiungo che alcune non sono nemmeno tonde. Quando lo accetteremo, avremo vinto il miglior gioco possibile della vita, con il “game over” più figo di tutti i tempi: la libertà.